lunedì 1 settembre 2008

Voci dai Campi 2008


Posto qua sotto le prime testimonianze pervenuteci dalla Repubblica Dominicana (per motivi di spazio, ne metteremo solo degli stralci):

Vi vorrei mostrare una pagina del mio taccuino di viaggio:
"Faccio fatica ad alzarmi dopo la festa di ieri sera, abbiamo ballato Merengue e Bachata fino a tardi. A colazione come sempre c’è frutta fresca e caffè, comincia a piacermi la papaya... Poi tutti al lavoro sul sentiero. Le zanzare ci assalgono e il lavoro con piccone, pala e machete è duro, ma continuo a lavorare sognando ancora playa Madama dove siamo stati domenica, una bellissima spiaggia selvaggia raggiungibile solo a piedi e via mare. La sera quando torniamo vedo soddisfatta il nostro lavoro e di quanto abbiamo allungato e sistemato il sentiero. Sono stanca ma è una stanchezza sana che dopo una doccia fresca se ne va e mi dà di nuovo energia per festeggiare anche questa sera con la gente allegra di questo posto.
(Caterina Clò)

Foto di Claudia Albani

[...] Tornata da due giorni in Italia, subito risucchiata dall’ufficio tra telefonate, e-mail, 1000 cose da risolvere, piccoli e grandi gesti di una quotidianità che avevo accantonato per 3 settimane.
Nel cuore e nella mente si rincorrono immagini, colori, profumi, suoni, sensazioni dei 22 giorni passati nella Repubblica Dominicana.
In macchina, mentre vado in ufficio, metto su il cd di Anthony Santos e subito ripenso a noi mentre sistemiamo il sentiero “El Higo” con guanti da lavoro e armati di picconi, vanghe e macheti; a noi che tagliamo e trasportiamo la legna; a noi che realizziamo un parco giochi; a noi che cantiamo, balliamo e giochiamo con i bimbi dell’orfanotrofio, regalando loro un pomeriggio un po’ diverso; a noi che ci lanciamo nella bachata e nel merengue; a noi che ci tuffiamo nelle acque cristalline; a noi che cuciniamo gli spaghetti; a noi che ascoltiamo gli appassionati discorsi di Esteban; a noi che facciamo il bagno nel fiume; a noi che andiamo a cavallo o sui muli; a noi che visitiamo la piccola scuola di una comunità della loma di Bonao; a noi un pochino impauriti dal tifone che passa sopra le nostre teste; a noi in piedi sulla camionetta con il sole o sotto la pioggia; a noi che ci cimentiamo in un esame organolettico del caffè; a noi che giochiamo a domino; a noi commossi al momento di salutare e andare via.
Un’esperienza molto bella che mi ha permesso di conoscere una Repubblica Dominicana diversa da quella standardizzata, quella del mare blu e delle palme per intenderci. Sono tante le persone conosciute durante questo viaggio, come dimenticare il carisma e i sogni di Esteban, la semplicità e il sorriso di Diomede, gli occhi tanto splendidi quanto tristi di Fatima e degli altri bambini dell’orfanotrofio di Salcedo, la simpatia di Rodny, la giocosità di Omar, l’ilarità di Juan e ancora Jonathan, Angela e tutti gli altri ragazzi e ragazze che ci hanno accompagnato in questo viaggio. Un’esperienza bella come già detto ma anche dura e a tratti forse demoralizzante per il fatto di non poter fare di più. Se ho vissuto bene queste tre settimane anche nei momenti meno facili è perché facevo parte di un fantastico gruppo:[...]
(Claudia Albani)


Foto di Claudia Albani

[...] Penso che questo sia stato il viaggio più spettacolare che ho vissuto fin ora.Questa è stata un'esperienza vissuta nel vero senso della parola,perchè abbiamo conosciuto e condiviso i modi di vivere,i valori delle persone del posto,la loro allegria,il loro coraggio.
Ripenso a noi che viaggiavamo con la guaga e vedevamo posti meravigliosi il tutto con il sottofondo della musica merengue.Purtroppo la Repubblica Dominicana non è solo un isola di bellezze naturali,di persone allegre e di bella musica,ma ci sono anche molti gravi problemi.
è bastato vedere turisti stranieri di una certa età in compagnia delle ragazze giovani del posto,per capire che un grande problema laggiù è proprio il turismo sessuale.Ho voluto scrivere anche questo senza vergogna perchè questa è la realtà e va testimoniata.
Il nostro lavoro al sentiero e al parco giochi è stato un contributo a un grande progetto che spero migliori ogni giorno di più.
Che dire del gruppo volontari che si è creato...sono tutte persone fantastiche e in gamba e mi sono trovata benissimo.
Più passa il tempo e più si sente la nostalgia di quei giorni;soprattutto mi è difficile sopportare la superficialità della gente e mi basta passeggiare per le vie della mia città per vedere quanti si preoccupano dell' apparenza e di cose futili.
Mi rimarrà sempre il ricordo dei sogni, della grinta e dei valori di Esteban,lo sguardo dei bambini, tutte le persone che ho incontrato... e il sole della calda terra dominicana.
(Simona Giagnoni)


Foto di Simona Giagnoni

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